Dall’autunno del 1942 il Corpo d’Armata Alpino che contava le tre divisioni Alpine della Cuneense, della Tridentina e della Julia, si trovava schierato sul fronte russo, affiancato da altre Divisioni di fanteria italiane, nonchè da reparti alleati tedeschi, rumeni e ungheresi.
I Russi forti di un potenziale d’urto impressionante dilagarono dalle retrovie accerchiando le Divisioni Italiane. Cominciò una drammatica ritirata dalle postazioni sul Don che avrebbe portato all’annientamento di ben 55.000 uomini.
Con la prospettiva di una vera e propria catastrofe rimaneva l’unica alternativa di ripegare immediatamente.
Ebbe così inizio il disimpegno dell’intero Corpo d’Armata Alpino, di cui poteva contare sull’efficenza della sola Divisione Tridentina, una marcia verso la salvezza che fu un evento estremamente drammatico e dolorosissimo.